Pochi libri di riferimento ispirano tanto stupore e meraviglia come l’atlante internazionale delle nuvole. Pubblicato per la prima volta nel 1896, questo oggetto da collezione è usato da meteorologi, marinai e ammiratori. Ora, è disponibile sul web per la prima volta, completo di 12 nuovi tipi.
Il portale web e i nuovi tipi di nuvole sono entrambi cenni all’era digitale. Il primo è ovvio – i materiali di riferimento sono fatti su misura per Internet – mentre il secondo è un risultato delle fotocamere digitali e degli smartphone.
In passato, i nuovi tipi di nuvole, specialmente quelle rare, erano difficili da documentare. Ora, con l’ubiquità della fotografia digitale, quasi chiunque può scattare una foto ad alta risoluzione di una nuvola insolita e inviarla a un meteorologo per un esame.
Tra i nuovi tipi aggiunti all’atlante ci sono l’ondulata e ipnotizzante nuvola asperitas, l’imponente nuvola volutus e la nuvola cavum hole-punch.
Le revisioni dell’Atlante delle Nuvole sono state ispirate da una campagna di citizen science per riconoscere il tipo asperitas. Ecco Matt McGrath, che riporta per BBC News:
“Nel 2008, ho pensato che le possibilità che questo diventasse ufficiale fossero davvero minime”, ha detto Gavin Pretor-Pinney, presidente della .
“All’inizio il WMO stava dicendo che non avevano intenzione di fare una nuova edizione, ma con il tempo penso che abbiano cominciato a rendersi conto che c’è un interesse tra il pubblico per le nuvole e c’è bisogno che questo interesse sia informato, c’è bisogno di questo lavoro autorevole.”
L’unica nuova specie è la nuvola volutus; le altre aggiunte includono cinque caratteristiche supplementari, una nuvola accessoria, e cinque cosiddette “nuvole speciali” che dipendono da fattori locali che portano alla formazione o al cambiamento di aspetto di una nuvola. La World Meteorological Organization ha un elenco completo dei nuovi tipi.
Le nuove aggiunte al Cloud Atlas sono così varie che è probabile che gli osservatori appassionati ne abbiano già visto almeno una.
Per vedere altre foto dei nuovi tipi di nuvole, vai su The Guardian. E per immergerti nella scienza dietro le nuvole – e provare a classificarle – non perdere il Cloud Lab di NOVA.
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Crediti fotografici: fullswing/Flickr (CC BY-NC-SA) , Easydp/Wikimedia Commons (pubblico dominio), H. Rabb/Wikimedia Commons (CC BY-SA) , Agathman/Wikimedia Commons (CC BY)