Quando giri l’angolo riconosci un vecchio amico appoggiato ad un tavolo. Avvicinandoti a lui noti che sembra che si stia divertendo, ma percepisci che c’è qualcosa che non va.
Hai la sensazione che sia preoccupato, ma in un modo ansioso, come se avesse qualcosa in mente da un po’ di tempo. Puoi semplicemente dire dal suo sguardo che sta contemplando qualsiasi cosa gli passi per la testa da un po’ di tempo. Avvicinandoti a lui gli chiedi in tono sommesso: “Va tutto bene?”.
In pochi millisecondi dopo aver visto il tuo amico il tuo cervello è riuscito a capire il suo complesso stato emotivo e mentale. Anche se non aveva detto una parola, sapevi che qualcosa non andava. Dal modo in cui ballava il suo linguaggio del corpo diceva che si stava divertendo molto, ma la sua faccia diceva qualcos’altro.
Come facevi a sapere che era sconvolto? Certo, potevi vederlo in faccia, ma cosa potevi vedere esattamente? Come sei arrivato a capire cosa stava provando?
Siamo macchine visive
Gli esseri umani hanno la capacità di elaborare grandi quantità di informazioni visive in pochi millisecondi. Facciamo inferenze complesse da queste informazioni nel momento in cui le elaboriamo. I neuroscienziati del MIT hanno scoperto che il cervello può identificare immagini viste per appena 13 millisecondi.
I neuroscienziati del MIT hanno scoperto che il cervello può identificare immagini viste per appena 13 millisecondi.
Si scopre che non sono solo gli oggetti che siamo davvero bravi a identificare, ma ancora di più i volti.
Abbiamo imparato attraverso le nostre esperienze e milioni di anni di evoluzione a capire cosa provano gli altri, permettendoci di fare connessioni complesse tra ciò che vediamo e ciò che si prova.
Le espressioni umane sono però molto complesse. Secondo l’Association for Psychological Science ci sono almeno 3,7 x 1016 diverse combinazioni di espressioni, che è circa lo stesso spazio probabilistico di due jackpot del Powerball. È ancora un mistero (in una certa misura) per i neuroscienziati come siamo in grado di percepire e capire le emozioni degli altri.