Abstract
È stato fatto uno studio sulle reazioni di un certo numero di carboni con l’idrogeno a pressioni fino a 40 atm e nell’intervallo di temperatura 650-870 °C. L’effetto della pressione totale e della pressione parziale dell’idrogeno è stato esaminato e il tasso di formazione del metano per un dato carbonio può essere espresso come tasso= kpH2. I valori di log k se tracciati contro 1/T danno una linea retta e l’energia “apparente” di attivazione è di circa 30 kcal mole-1. Il valore della costante k per una data temperatura di reazione dipende dal contenuto di ossigeno del carbonio che, a sua volta, dipende dalla temperatura di preparazione del carbonio. L’ossigeno sembra essere associato ad almeno due tipi di centri attivi. Un tipo, considerato avere una struttura lattonica, è responsabile di una rapida evoluzione iniziale di metano e acqua e viene distrutto durante i primi minuti di idrogenazione. L’altro centro, responsabile della lenta e costante evoluzione del metano, sembra essere associato a strutture come il cromene o il benzpirano che attivano certi siti sul cristallito di carbonio. Né il vapore né il biossido di carbonio attivano il carbonio per la formazione di metano.