Durante il proibizionismo americano, il moonshine fu responsabile di oltre 750 morti e più di centomila casi di cecità o paralisi nella sola città di New York. Più di ottant’anni dopo, all’inizio del 2019, diversi focolai di avvelenamento da alcol tossico portano a centinaia di morti e feriti nel nord-est dell’India. Il colpevole in entrambi questi casi era la contaminazione da metanolo. Chimicamente, l’unica differenza tra metanolo ed etanolo è il numero di carboni (due nell’etanolo e uno nel metanolo). Il metanolo e l’etanolo hanno più o meno lo stesso sapore e producono più o meno lo stesso effetto intossicante iniziale. L’unica differenza è che il metanolo, una volta ingerito, viene metabolizzato dal fegato in formaldeide e acido formico, sostanze chimiche che possono danneggiare il nervo ottico, portando alla cecità, e infine portando alla morte.
Il metanolo è un contaminante comune del moonshine, che è tipicamente fatto dalla fermentazione di un “mash” di mais, zucchero e lievito per alcuni giorni e poi distillando la miscela. Durante il processo di fermentazione, gli enzimi del lievito convertono lo zucchero in energia per la cellula. Un sottoprodotto di questa reazione è l’etanolo, l’ingrediente principale dell’alcol. Il metanolo non è un sottoprodotto diretto della fermentazione, ma si forma invece dalla scomposizione della pectina nel mais. Dopo la fermentazione, il liquame viene distillato facendolo bollire e facendo passare il gas attraverso un alambicco. Il primo elemento dell’alambicco è un lungo albero verso l’alto attraverso il quale il gas sale. La lunghezza di questo albero impedisce a tutto ciò che non è gas di sfuggire allo stadio successivo. In seguito, il gas viaggia verso il basso attraverso un altro condotto che è mantenuto freddo come il ghiaccio. Dall’altro lato di questo pozzo, il gas è abbastanza freddo da condensare di nuovo in liquido. Questo processo permette a tutti gli elementi del liquame fermentato di separarsi in base ai loro punti di ebollizione. Il metanolo, avendo il punto di ebollizione relativamente basso di 148.5°F (64.7°C), bolle per primo, seguito dall’acetone e poi dall’etanolo. I distillatori esperti buttano via le prime frazioni della distillazione, che contengono alti livelli di metanolo e acetone.