CristianesimoModifica
I siriani del Tigri orientale avevano una leggenda secondo la quale l’arca riposava sulla montagna Djûdi nella terra di Kard. Questa leggenda potrebbe in origine essere stata indipendente dal racconto della Genesi del diluvio di Noè, radicata nelle più generali leggende alluvionali del Vicino Oriente, ma in seguito alla cristianizzazione dei siriani, a partire dal II secolo d.C. circa, divenne associata alle montagne di Ararat dove Noè sbarcò secondo la Genesi, e dalla Siria anche questa leggenda si diffuse agli armeni. Gli armeni non associavano tradizionalmente il luogo di sbarco di Noè al Monte Ararat, conosciuto nativamente come Masis, ma fino all’XI secolo continuarono ad associare l’arca di Noè al Monte Judi.
Il Monte Judi è tradizionalmente ritenuto situato a nord-est del Jazirat di Ibn ‘Umar nella Turchia sud-orientale, vicino ai confini iracheno e siriano.
Il biblico Ararat si pensa sia una variazione di Urartu, un termine antico per la regione a nord dell’antica Assiria che comprende l’altopiano armeno. Secondo Giuseppe, gli armeni nel I secolo mostrarono i resti dell’arca di Noè in un luogo chiamato αποβατηριον “Luogo della discesa” (armeno: Նախիջեւան, Nakhichevan, Ναξουανα di Tolomeo), circa 60 miglia a sud-est della cima del monte Ararat (ca. 39°04′N 45°05′E / 39.07°N 45.08°E). Le “montagne di Ararat” nella Genesi sono state identificate nella successiva tradizione cristiana (medievale) con il picco ora noto come Monte Ararat stesso, un massiccio vulcanico in Turchia e conosciuto in turco come “Agri Dagh” (Ağrı Dağı).
IslamEdit
Il racconto coranico del Diluvio e dell’Arca di Noè concorda con quello dato nella Genesi, con alcune variazioni. Una di queste riguarda il luogo di riposo finale dell’Arca: secondo la Genesi, l’Arca si posò sulle “montagne di Ararat”. Secondo il Corano (11:44), il luogo di riposo finale della nave fu chiamato “Judi”, senza la parola “montagna”.
Poi si diffuse la parola: “O terra, ingoia la tua acqua, e o cielo! Trattieni (la tua pioggia)!” e l’acqua si calmò, e la questione finì. L’Arca si posò su Al-Judi e la parola uscì: “Via coloro che fanno del male!
– Corano, 11:44
Il geografo arabo del IX secolo Ibn Khordadbeh identificò la posizione del monte Judi come nella terra dei Curdi (Al-Akrad), e lo storico abbaside Al-Mas’udi (896-956 circa) registrò che il punto in cui si posò poteva essere visto al suo tempo. Al-Mas’udi disse anche che l’Arca iniziò il suo viaggio a Kufa, nell’Iraq centrale, e navigò verso la Mecca, dove girò intorno alla Kaaba, prima di viaggiare finalmente verso Judi. Yaqut al-Hamawi, noto anche come Al-Rumi, collocò la montagna “sopra Jazirat ibn Umar, a est del Tigri”, e menzionò una moschea costruita da Noè che poteva essere vista ai suoi tempi, e il viaggiatore Ibn Battuta passò dalla montagna nel XIV secolo.