Un Praetor era un titolo concesso dal senato romano a chi ricopriva il grado di magistrato inferiore solo ai censori e ai consoli. I pretori comandavano gli eserciti in assenza dei consoli e, più ordinariamente, servivano come giudici della Repubblica romana. Al tempo della terza guerra servile, otto pretori erano eletti ogni anno per un mandato di un anno.
Un cittadino romano doveva avere almeno 39 anni per essere eletto pretore, e aver precedentemente servito almeno un mandato come questore. Dopo un mandato di un anno, i pretori venivano abitualmente nominati dal Senato propretori per servire come governatori di territori al di fuori della Terra Italia.
Questa era un’opportunità per grandi saccheggi, sia attraverso la conquista di nemici alle frontiere di quei territori, sia attraverso l’estorsione politica della popolazione soggetta. Il servizio come pretore divenne quindi il trampolino di lancio cruciale delle carriere politiche di coloro che non avevano la ricchezza indipendente per coltivare alleanze politiche e sviluppare l’ampia clientela necessaria per raggiungere le più alte cariche politiche.
Originariamente i pretori erano i due magistrati creati per sostituire la funzione del re deposto, così chiamati perché precedevano tutti gli altri magistrati. Più tardi, con la crescita della Repubblica, ne furono creati altri due, il Pretore Urbano che gestiva la città e il Pretore Peregrino che si occupava di questioni che riguardavano i non cittadini. Quando furono creati questi uffici i primi pretori divennero noti come Consoli. Man mano che la Repubblica cresceva, furono nominati altri pretori per governare le nuove province acquisite. Gli imperatori sostituirono i legati da loro nominati al posto dei pretori come governatori provinciali, tranne che per la provincia d’Africa. I pretori urbani e stranieri mantennero le loro funzioni, ma divennero incaricati imperiali e furono ulteriormente ridotti in autorità con la creazione della guardia pretoriana e dei vigili, entrambi comandati da un prefetto che riferiva all’imperatore. Le Coorti Urbane erano comandate dal Pretore Urbano, che sotto l’Impero funzionava più o meno come il sindaco di Roma.