Background: I lassativi contenenti psillio sono usati da 4 milioni di americani ogni giorno. Gli integratori alimentari per la gestione dell’ipercolesterolemia e per la prevenzione del cancro al colon costituiscono ulteriori usi di questa fibra vegetale.
Obiettivo: Valutare un paziente in una pratica HMO con reperti allergici cutanei e respiratori associati all’ingestione cronica di psyllum e rivedere le informazioni sull’ipersensibilità allo psyllium.
Metodi: Valutazione clinica e di laboratorio del paziente e revisione della letteratura attraverso MEDLINE.
Risultati: Due anni dopo aver iniziato l’uso regolare di lassativi contenenti psillio, una donna di 40 anni ha presentato un’eruzione cutanea pruritica maculare, papulare e orticaria che coinvolgeva tutto il corpo, compresi i palmi delle mani, le suole e l’orofaringe, risparmiando solo il viso. C’era una sensazione associata di oppressione al petto e alla gola e gonfiore delle labbra. I segni e i sintomi si sono risolti dopo la sospensione dello psyllium e si sono ripresentati immediatamente dopo che il paziente ha iniziato un challenge test. Le IgE totali del siero erano elevate e il RAST modificato per le IgE specifiche allo psillio era positivo (antigene Plantago ovata).
Conclusioni: Gli allergeni nello psyllium sembrano essere di natura proteica e derivati dall’endospora interna del seme e dall’embrione piuttosto che dalla buccia stessa. Il paziente qui descritto è stato sensibilizzato e sfidato attraverso l’ingestione.